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domenica 11 aprile 2021

ECO 16

 ECO 16

Questa volta aveva preso per prima la parola lei.
“Ho notato che stai scrivendo su quella piattaforma degli interventi. L’ultimo era relativo all’episodio turco. Ma ne hai approfittato, dato che t’interessa sempre la comunicazione e le sue modalità, per parlare della prossemica.
Gli scambi di messaggi, parole e segnali ,non avviene soltanto attraverso i testi vocali o scritti.
Tu puoi dire benissimo ad una persona che ti interessa che le vuoi bene che la pensi e che ce l’hai nella mente e nel cuore. Ma se glielo dici a distanza di decine e decine di km,
sei fuori contesto e lei lo è per te. Voi umani in questo periodo non potete spostarvi per la pandemia. Quindi è ovvio è logico che non siate nello stesso territorio e in presenza. Ma la lontananza tra le tue parole e quella donna non sono solo spaziali e geografiche. Lei ti può raccontare che non si muove di casa. Che magari se ne sta tutto il giorno ferma a riposare o a letto perché sta male. Ma sia tu che io vediamo benissimo (con le nuove metodologie molto superiori al controllore Google) che lei appena può esce e va in giro. Buon per lei…! Vuol dire che per fortuna sua non sta poi così male. Non si tratta perciò, tienine conto, di vostre reciproche posizioni nello spazio e nel tempo. Per l’affetto che hai nutrito e continui a nutrire, per tua natura e bontà, puoi anche essere contento che lei vada a farsi delle camminate.
E buon per lei che le camminate le faccia nei posti che insieme avete frequentato. Che lei ha frequentato per conto suo e non solo da sola.
Ti consiglio, se me lo permetti, di cominciare un sano definitivo percorso di liberazione da costei. Soprattutto visto e considerato, che lei con le modalità infantili di chi ruba la marmellata e lo nega stizzita, si limita a dirti che non ha voglia di parlare dell’argomento. Quando tu le chiedi se per lei è cambiato sostanzialmente qualcosa e se ha qualcosa di nuovo mentalmente o fisicamente prossemicamente più vicino…
È comprensibile che trovi più comodo e funzionale frequentare se le va qualcuno a due passi da casa sua. Per quanto sia deludente per te constatare che ti ha usato. Come scappatella trasgressiva di una donna sposata. E come forse, non avertene a male se te lo dico, avresti fatto molto meglio a fare anche tu nei suoi confronti. Visto che si mostrava disponibile in tutto e anche oltre. A volte, lo sai benissimo anche tu, hai sopravvalutato le compagne amorose che hai incontrato.
Ingannevole l’espressione che tra voi umani usate dirvi: “sei la donna della mia vita-sei l’ unica che ho sempre amato per davvero…!” Fasulla perché la dicono tutte a tutti. Alcune persone hanno il coraggio e l’onestà mentale di ammettere che hanno rivolto altrove i propri interessi affettivi, morbosi ed erotici. Altre, hanno invece nel DNA, e perché se lo sono costruito in una vita di scappatelle di bugie, la modalità di non essere sincere.
E dire che tu, come mi hai raccontato, l’hai sempre rassicurata dicendole che avresti accettato, da vero gentiluomo, se lei avesse ammesso di avere qualcun altro.
Prima di chiudere ti aggiungo un altro particolare caro amico Nanni. Spesso le mandavi dei messaggi sulla piattaforma con immagini e commenti con i quali le facevi sapere che eri perfettamente a conoscenza delle bugie che ti raccontava circa gli spostamenti le camminate gli incontri. Ogni volta lei si mostrava indispettita. Specie quando le località la disturbavano perché erano riferite a situazioni che lei conosceva benissimo per esserci davvero stata e per averle vissute. E stizzita e incazzata come dite voi ti diceva di togliere quella foto dell’abitato della frazione del suo paese, del parcheggio dov’era stata ore, e dove si era lungamente intrattenuta non certo a guardare le nuvole o le stelle.
È naturale questo. Sapeva che qualche qualcuno si sarebbe riconosciuto in quei posti in quel giorno a quell’ora. Ed era una sua richiesta a tutela degli occhi di quella persona. Non certo di altri suoi di lei congiunti ai quali ovviamente non interessava né poco né punto che tu, proprio tu, avessi caricato quelle immagini. Soprattutto scollegate da lei.
Per dignità, molte infinite volte l’hai già invitata a lasciarti in pace e a non cercarti mai più.
Labile, con scarsa memoria autentica verso di te e verso le tue parole, ha continuato a far finta di niente. Ora, vigliaccamente eppure subdolamente ti dice che per adesso preferisce non parlarne… Come quando ti forniva particolari che tu non avevi mai usato rispetto all’aspetto fisico, l’età, o altri particolari di chi ora le interessa. Aggiungendoli come lapsus. Come atti mancati.
Mi scuso ancora con te, dato che poi sono la tua coscienza critica e il tuo alter ego, nel ripeterti: non ti merita e non ti ha mai meritato. Ti ha solo cercato r usato fin quando le tornavi comodo. Fai bene pertanto a metterci una pietra sopra. Da tutti i punti di vista.”
Mentre lei parlava lui si riconosceva in quelle parole. Perché erano state proprio le sue in moltissime occasioni ricorrenti di quella passata, modesta, vicenda relazionale molto squallida.
Sorrise pertanto con sufficienza, e non formulò neanche un pensiero scurrile nei confronti di quella personcina che lui aveva fin troppo valorizzato e sovrastimato.
Seguì il consiglio. Ci mise definitivamente una pietra sopra. Abbassò le tapparelle e la saracinesca su quell’episodio di percorso, che pure, l’aveva anche divertito a suo tempo…
Nanni Omodeo Zorini
Cinzia Spiniello
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