scegli argomenti:

martedì 6 aprile 2021

PODCASTING E STREEMING

 PODCASTING E STREEMING. Chiedo scusa se uso dei termini anglosassoni che in genere aborrisco. In quest’epoca di dilagante pandemia da covid, con l’aggiunta di altri fattori contingenti generali e anche personali, ho imparato a visionare film on demand. Ci sono diverse emittenti: a cominciare da Rai play, Netfix, Prime, Now… A parte l’emittente nazionale che non è a pagamento altre prevedono un abbonamento con dei costi abbastanza sostenibili. Ma al di là dei costi, è la qualità del panorama e dell’assortimento che offrono!

Non ho fatto calcoli percentuali, ma le ultime tre piattaforme sono zeppe sature ridondanti di filmucci di bassa qualità e insieme di modesta piacevolezza. Dominanti, al fine di tenere incollato il fruitore utente il più a lungo possibile, le serie divise in stagioni e episodi. Praticamente interminabili. E pullulanti delle caratteristiche della serialità: espressioni, frasi, parole, modi di dire stucchevoli. E non solo perché tradotti da altre lingue e soprattutto dall’anglo-americano. Non voglio tediare, ma quasi sempre è dominante l’immagine della famiglia, dei figli, del coniuge lontano, soprattutto in quelli da vomitevole fantascienza. Quest’ultima quasi sempre prende lo spunto dalla distruzione del pianeta, o dall’invasione di alieni… Un modo abbastanza commerciale da bancarella di adeguarsi a opinioni diffuse; purtroppo verissime: il nostro pianeta sta morendo. Ma è il modo di raccontare che dà il voltastomaco e la nausea.
Nel panorama della serialità, alcune perle, per quanto rare.
“AFTER LIFE”. “BLACK MIRROR”. Che riescono a farsi perdonare la ripetitività delle situazioni con elementi interessanti.
Per usare un altro termine brutto (dal mio punto di vista) “lockdown” che in altri linguaggi vengono definiti reclusione, oscuramento, ritiro forzato (termini abbastanza bruttini per i rimandi semantici), durante questo prolungato lockdown epidemico e personalmente esistenziale, si può a volte fare di necessità virtù. Solo a volte, però! E soprattutto fino a quando non si sia esaurito il repertorio dei filmati abbordabili.
Peccato ancora, che chi cerca di presentare quei film talvolta si limita a dire delle cazzate solenni. Citando nomi di attori o di registi. A me, lo confesso, assolutamente sconosciuti. Oppure anche con locandine scarsamente significative, aggiungendo al titolo frasi rimasticate: zeppe di espressioni orrorifiche, per invogliare i guardoni masochisti.
Mi rendo conto che sto sputando nel piatto. (Dopo aver pagato l’obolo però…)
E i cretinetti vanno blaterando che vogliono tenerci in casa (chi?) per ordire oscure trame ai nostri danni, ripetendo e starnazzando che il covid è una banale influenza, e che la soluzione del vaccino, delle mascherine e dei distanziamenti sono fregniacce, abboffandosi alle grigliate collettive tra idioti loro pari.
E intanto il sistema nazionale sanitario perde per strada vagonate di dosi di vaccino, e crea un sistema che vorrebbe essere organizzativo, ma che invece è raffazzonato e casinista.
PODCASTING E STREAMING: le sale dei teatri sono vuote, come pure quelle cinematografiche e dei cineforum.
Cerchiamo di accontentarci.
Magari anche leggendo!
Io ogni tanto scrivo…
Buona visione.
Nanni Omodeo Zorini.
Mi piace
Commenta
Condividi

Nessun commento: