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lunedì 5 aprile 2021

In quel tempo, il rabbi/profeta aveva ormai chiaro in mente dove sarebbe andato a finire… Aveva dato l’acqua alla samaritana terrona, aveva sputtanato pubblicamente le gerarchie del potere, aveva bestemmiato proclamando di amare chiunque, e che lui addirittura era Dio. Aveva trasformato l’acqua in vino per i banchetti di festa nuziale. E sfamato i tapini moltiplicando pani pesci e quant’altro. Guarito i mentecatti e i moribondi. Gliel’avrebbero fatta pagare…! Anime semplici avrebbero raccontato il suo messaggio. Non sapeva, poverino lui, che in nome suo avrebbero poi inventato un apparato mondiale e intrapreso stupide e micidiali guerre religiose.
La sua vicenda sarebbe stata letta forse ancora oggi come una metafora. Di autentica resurrezione del buono che c’è nell’umano!
I Pauperisti si sarebbero fatti massacrare molti secoli dopo per riaffermare al vento il suo messaggio di speranza e di bontà.
Come uomo gli va tutta la mia simpatia e affetto. È stato davvero un Dio, nel suo operato, questo uomo della Galilea! Non credo esista una divinità; credo ci sia nell’umanità nel profondo della mente e del cuore un afflato straordinario che può far sembrare, quando ci si riesce, quasi divini…
Angela Angelamantelli, Ermanna Scroppo e altri 2
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