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venerdì 15 ottobre 2021

CRETINATE E PUTTANATE DAL WEB

 CRETINATE E PUTTANATE DAL WEB

Ricordo una donnina antichissima che con la sua parlata dialettale diceva che cose così, come quelle che lei vedeva capitare in quei giorni, non ne aveva mai viste…
Non sono ancora così antico e datato come quella piacevole persona. Ma mi permetto di dire qualcosa di analogo anch’io.
Mi capita, ma capita soprattutto a una persona che mi è molto cara, di ricevere per varie vie, messaggi ed e-mail, in cui l’algoritmo che controlla la rete ci informa che la nostra identità/account, è stata mutata, violata, manomessa. La realtà vera e reale è sempre più sostituita da quella fittizia, viziosa benché venga definita virtuale.
Ciascuna/o di noi è l’unico titolare della propria identità personale. Ma il grande fratello galattico, ci impone di costruirci un’altra identità/account. Nella quale dobbiamo indicare il nostro indirizzo di posta elettronica, e i nostri dati anagrafici. In tal modo ci permette, bontà sua, di accedere alle sue piattaforme. Offerte sulla piazza come luogo di scambio, conoscenza, contatto… Ma sostanzialmente finalizzate a proporci prodotti commerciali. Ironizzando cito sempre in proposito i montascale, i collanti per dentiere, ma ce ne propongono anche di altri generi continuamente. E subdolamente quanto proditoriamente definiscono le loro proposte come suggerimenti.
Può essere ancora comprensibile e tollerabile l’esigenza di essere identificati per quanto riguarda i nostri dati personali: conti bancari, salute, bolli auto… Ma l’epidemia orwelliana di questa pseudo identificazione dilaga oltre ogni limite.
Da giorni, e addirittura da settimane, sia io che la mia amica riceviamo messaggi terroristici e allarmistici: guarda che la tua identità/account è stata violata! Devi perciò ripristinarla con una nuova password. Le reti dell’invasivo appiccicoso devastante Grande Fratello si sono estese: dalle reti di posta elettronica, alla piattaforma FB, e ad altre collaterali… Una si chiama Instagram.
Proprio da quest’ultima mi è arrivata giorni fa una richiesta di contatto/amicizia. Blablabla… Sono francese, ma mi trovo per attività commerciali ed economiche a Lecce, ci tengo molto a conoscerti. Subito, così, brutalmente e sfacciatamente dando del tu, come fa l’algoritmo. E ci tiene così tanto a conoscere proprio me, che neppure sa come mi chiamo, di dove sono, che attività svolgo… Ma ci tiene: c’è poco da fare! Faccio sapere alla gentile e invadente fotografia femminile seducente che accompagna costei, che invece è molto lontana. E non me la sento certo di andare a darle queste informazioni e conoscere la sua bella faccina né con la mia auto né con la mia moto percorrendo Novara Lecce: una sberla come più di 1000 km e almeno 10 ore di viaggio…! Però mi dice che io le interesso, sì, proprio io, di cui non sa niente. E che se io non posso o non me la sento di andare a trovarla, potrebbe venire lei. Però ha problemi economici: ma se la caverebbe con circa solo 300 €. Dovrei mandarglieli… A lei piace il sesso…
Non è la prima volta che ricevo proposte analoghe e su questo tono. Faccio notare a chi mi scrive così da Instagram, che sono stupito allibito più che compiaciuto. Mi dice che non le interessa e non la disturba che io abbia molti anni.
È superiore a queste stupidaggini.
Le interessa un rapporto/relazione amorosa e autentica (sic! Dice proprio autentica…!) Però le devo mandare soldini, per il viaggio, certo.
Non capisce neppure l’ironia e il sarcasmo quando le dico/scrivo che la tariffa mi pare abbastanza alta; che non ho mai avuto relazioni con donne dietro compenso; e che quello che mi propone è molto simile alla prostituzione…
Si limita ad aggiungere: va bene, ok…!
Io continuo a cambiare la mia password: in Gmail, FB, Instagram… E continuo a ricevere nuove segnalazioni di violazione ed effrazione.
Conosco bene la mia identità, come la persona che mi è cara conosce la propria.
Vado al cineforum ed esibisco la carta d’identità e mostro dal tablet i miei codici del Green pass.
In tal caso si tratta di tutt’altro che non le identità/account del grande fratello.
Chi è vaccinato, pur senza avere certezze assolute, è utile che lo faccia sapere per non spaventare chi lo avvicina e può temere un contagio.
Una ristretta minoranza di persone ritiene che l’obbligo della vaccinazione o della dimostrazione con il Green pass sia una violazione alla libertà personale.
Con motivazioni che non condivido ma che in qualche caso posso ritenere, per quanto assurde, accettabili.
Peccato che dietro costoro ci siano i violenti propugnatori di sistemi illiberali, nei quali la libertà assolutamente viene negata, inibita, cancellata.
E lo gridano a gran voce assaltando le sedi del sindacato confederale più illustre!
Mentre scrivo queste considerazioni, molto ovvie per la maggior parte delle persone, ma certo incomprensibili per i “minus habens”, penso all’immagine antica di quella donnina deliziosa dalla parlata in dialetto novarese antico.
E cerco quasi di rivolgermi a lei mentalmente.
Le dico che aveva proprio ragione: mai vista una cosa simile.
Però la vediamo.
Però la viviamo.
Però esiste.
E cerco di consolarla.
Mentre mi guarda con occhio antico, con tutte le rughe del suo volto che tremano di stupore, con i suoi capelli grigio bianchi raccolti a crocchia sul capo con le forcine.
E vorrei consolarla.
Rassicurarla, se ci riesco.
E vorrei rassicurare me, e la persona che mi è cara, che stiamo vivendo un’epoca strana. Che il pianeta ha subito le sue mutazioni animali e vegetali.
E tra queste, microrganismi neppure viventi, dei virus, delle mappe di DNA, hanno iniziato la scalata devastante per conquistare la vita di noi miseri umani.
E sono di nuovo percorsi paralleli.
Le specie vegetali e animali soccombono.
Si trasformano.
Scompaiono.
E le relazioni umane, mutano radicalmente, senza voler a tutti i costi dire che si stava meglio quando si stava peggio.
Perché i fascismi, l’influenza spagnola, le pestilenze ci sono sempre state.
Ahimè.
Però sono abbastanza soddisfatto. Per quanto possibile.
Ho di nuovo cambiato la password ai miei account.
Ho cambiato browser e provider.
Indosso il più possibile la mascherina anticovid.
Con occhio nuovo, da tutti i punti di vista, guardo e osservo la realtà.
Quella reale autentica.
E anche quella fasulla, posticcia, che cerca di vendere e promuovere prodotti commerciali.
E anche prestazioni sessuali o in wbcam.
Forse è vero che finché c’è vita c’è speranza. Ed è anche vero che finché c’è speranza, magari c’è anche vita.
Allungo la mano fisicamente, e anche col pensiero, e anche nel Web e nell’etere, verso chi amo.
Per carezze.
Consolatorie.
Coccole.
Rassicurazioni.
Chissà…
Magari ci sono ancora bocconi dolci e saporosi da gustare.
Sguardi e fremiti da ricevere e assaporare. Profumi, colori, voli di farfalle e di aironi da osservare, compiaciuti e contenti.
Magari, però…!
Nanni Omodeo Zorini
Angela Angelamantelli e Rosalba Bonini
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