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sabato 23 giugno 2018

ESSERE TUTTI RINOCERONTI ?





ESSERE TUTTI RINOCERONTI ?
e se infine decidessimo anche di dirlo
a voce ben alta
con parole chiare e distinte
che non è stato il becchino che ha chiuso la bara
e ha buttato la prima palata di terra
ma che la cancrena già aveva invaso le membra
e galoppava contaminando di morte
il corpo malato del nostro tempo
ed è stata l'indifferenza
il rancore accumulato a vuoto
per quegli altri là che non siamo noi
del paese vicino
dell'altra scala
della squadra non nostra
del genere diverso
della provenienza
dell'accento e della parlata
della fede
del colore della pelle
di chiunque non è noi
a creare i mostri e i monatti
che guidano i carri di cadaveri sociali
economici e linguistici
applauditi e osannati
per avere inventato l'acqua calda
dell'odio con voce arrogante
insipiente e becera
e in tanti hanno gridato entusiasti
ai ratti di fogna e al loro livore
bene bravi siete tutti noi
era ora alla fine
non se ne poteva proprio più
offrendo lo scettro livido
e la corona d'alloro lorda di sterco
i tiranni scemi e capipopolo
mostrano ghigno e denti famelici
e il contagio si allarga
e la peste cavalca lo spazio e il tempo
e molti che stavano assorti o perplessi
mutano pelle e imparano a barrire
e indossano l'abito e la maschera n voga
perché rinoceronte è bello
perché non vogliono e non osano
sentirsi diversi dagli altri
Nanni Omodeo Zorini Qfwfq
[v.Wikipedia, Il rinoceronte -opera teatrale di Eugène Ionesco. - teatro dell'assurdo. 1959, immaginaria epidemia di "rinocerontite", che ha inizio in un piccolo paese di provincia della Francia, per poi diffondersi in tutto il paese.
Trasparente allusione al significato politico della metamorfosi degli esseri umani in rinoceronti riferimento al cedimento dell'uomo comune (e dell'intellettuale) a tendenze totalitarie (e razziste).Nel finale il protagonista, decide di opporsi e resistere fino alla fine.]

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