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sabato 30 giugno 2018

BUONGIORNO A VOI GENERAZIONE ERASMUS

BUONGIORNO A VOI GENERAZIONE ERASMUS




e allora
buongiorno a voi
generazione erasmus
se mi passate il termine
e la catalogazione del linguaggio corrente
che tende a mettere etichette classificatorie

buongiorno a voi
che avete occhio e croce
un terzo dei miei pesanti anni
che parlate disinvolte
l'esperanto britannico
a me così ostico e rozzo
ma efficace come lo era stato
nel tempo remoto il linguaggio latino
dei piccoli fanti con le corte spade
che intruppati come formiche da guerra
muovevano i loro piedi nelle calighe
a dominare il mondo
delenda est cartago e fu rasa al suolo
e cantava con la sua metrica giambica
nei versi di quinto flacco orazio

buongiorno a voi
a dublino a torino
a camberra a parigi
a berlino a cambridge
e nei dovunque
che vivo con la mente fascinosi
e insieme sconosciuti e remoti
che pensate sognate e leggete
in tanti diversi idiomi
e avete occhi più aperti a leggere la diversità
fuori dal borgo paesano in cui rimango
vi vedo
vi ammiro
vi seguo

con rammarico
per questi rottami malconci
di pianeta che vi facciamo ereditare
noi generazioni di pitecantropi
che dalla clava al giavellotto alla daga
siamo giunti ai droni senza occhi
ciclopici di un polifemo tecnologico cieco
compiaciuti della nostra vecchiezza sopravvissuta
mentre insieme guardiamo
dilagare dai paesi da noi devastati
orde di disperati come lo fummo noi pure
ormai più senza valigie di cartone
rassegnati a subire l'inferno salato e azzurro
dopo le torture e gli stupri che hanno battezzato
cresima maledetta
l'esodo epocale verso una speranza
troppo spesso orfana

buongiorno a voi
che ancora riuscite
tappandovi il naso a trovare
qualche speranza nel blu del cielo
che può esser sempre più blu
un buongiorno malinconico e mesto
canuto come i nostri ricordi
e la rabbia che abbiamo cantato
nei 68 di speranza
frustrata e delusa
con invidia tenera affettuosa e dolce
e lo sconcerto con cui proviamo
a guardare il futuro con i vostri occhi
figli del nostro presente
e di tutti i presenti passati
divenuti archeologia e ricordo

buongiorno a voi
a dublino a cambridge a torino
dove stringete i denti dall'unico mondo possibile
che ormai è solo vostro
buongiorno
figlie e figli della terra
della nostra carne sofferta
delle miserie feroci di questo tempo malato
che come tutti i tempi ha partorito
sfasci miserie sciagure
con il sogno la speranza il mantra magico
per voi protagonisti nuovi assoluti
di essere costruttori e fabbricatori
di quel mondo migliore di utopia
che a noi è stato e viene negato

buongiorno ai vostri occhi di speranza

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