LUTTO VEGETALE
Amavo molto entrambi… Il mio ficus beniamina che mi aveva fatto compagnia dall'inizio anni 80 fino ad un anno fa circa. Aveva suppergiù quarant'anni… Eppure…
Più di recente, poi, diciamo un paio d'anni fa, nel terrazzo giardino pensile avevo piantato un salice piangente. Era cresciuto rigoglioso... Legavo all'insù i rami pendenti come capelli piangenti . E prendevano corpo di tronco.
Ne avevo raccolto un ramo in riva al Terdoppio. Nei miei giri con la moto per canali e corsi d'acqua.
Ma abituato ad affondare le lunghe radici in profondo raggiungendo zolle bagnate e fradice d'acqua, aveva sofferto nei miei cassonetti… Per quanto cercassi di bagnarlo continuamente. Inzuppando la terra con abbondanza.
Del ficus mi è rimasto solamente il nodo, doloroso come uno scheletro, del corpo radicale. E le immagini.
Lutti vegetali.
Semplici, silenziosi, muti ma molto espressivi e insieme loquaci.
Come parlavano da vivi continuano a parlare ora nel loro linguaggio galleggiante come il tempo, come l'aria immota, come il paesaggio.
Entrambi mi fanno ora solo compagnia mentale.
Metafore di ciò che è stato.
Di ciò che smette di essere.
Di ciò che alla fine non è più.
Diventando così addirittura metafora di se stessi.
Metafora del lutto.
Dell'annientamento dell'esistenza.
E parla, questa metafora, insieme una musica silenziosa e mesta di nostalgia. E ridesta immagini contigue ma mai esistite nel reale. E aggiunge a se stessa nostalgia, vivida e languente, la "saudade"… Quella specie di nostalgia di qualcosa che abbiamo solo pensato, senza riuscire a farlo davvero esistere. Nostalgia retroattiva, certo, ma di fantasmi mentali. Il termine portoghese, galiziano e brasiliano, intraducibile, ha una sua vita autonoma. Come l'avere rimpianto di qualcosa che non è mai esistito ma che intensamente abbiamo desiderato e desideriamo… Il "disio " dantesco. Ci spiega Antonio Tabucchi.
Abbraccio e carezzo in voi, anime vegetali estinte, la vostra presenza ormai assente… E insieme le presenze che vi hanno inconsapevolmente sfiorato e avvicinato.
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