QUESTO ANDARE…

QUESTO ANDARE…

lo sai che ha ripreso la marcia rombante
e sguscia di qua e di là da far invidia ai miei anni
e mescola arrogante co2 e polveri sottili
a questa essenza dilagante di questa fine maggio
che viene da siepi e cespugli di gelsomino intenso
e ricorda il sapore dell'acero misto al glicine

certo che lo sai e sono tutti gli odori e profumi
che mi parlano di te dopo lunghi esili
e sono il tuo sapore di epidermide bianca
fragrante pur di lontano molto

il ricordo si confonde con il tuo nudo
tra bacchette di sandalo odorose
e candele vacillanti col loro tepore
vivo

e corro per ora ancora col pensiero
quelle piste di strade d'asfalto grigie
tra le ombre fresche di alberi immensi
che mi portano da te ad incontrarti
o nei ritorni più mesti con gli occhi colmi
del celeste del tuo cielo di sguardi
a dettare versi cantilenanti e messaggi amorosi
che l’etere potrà provvedere a inviarti
sulle sue elettromagnetiche onde
del distanziamento forzoso
che già prevedeva lontananze
prima ancora dell'covid 19

rabboccato l'olio di sintesi nel motore
bruciando energia del distillato di remoti
sconosciuti dinosauri e foreste di felci giganti
a spargere il particolato che satura l'atmosfera
veicolo probabile del virus mutante

eppure ha ripreso la corsa rombante
che forse magari non sarà poi il diluvio
dopo di noi

languide carezze e pensieri verbali
lascive fantasie tenere
carezzano la tua immagine azzurro cielo
con dita sapienti rudi e morbide insieme

rombante la corsa
ancora riprende
perché itaca attende
con la sua penelope
che è sempre anche la mia
a tessere e disfare la tela
tra gelsomini acero e glicine
e il fumigare del sandalo