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martedì 31 luglio 2018

PROMETTI

"PROMETTI!"

       "SÌ, PROMETTO..."

avevo promesso allora
tante promesse a te
mio amore lontano

ma solo ad una tengo fede

ti dico che il viaggio è terminato

ma la meta non è quella

ho perduto il telefonino
ho perduto la dignità
ho perduto la serenità
e alla fine
ho perduto tutto
anche il corpo
e l'anima
e il fiato
amore mio

europa non c'era ad aspettarmi
non c'erano umani

PERDONAMI

non ho più le parole
m'han tolto l'aria

solo una promessa mantengo
di dirti che sono arrivata
in un "non posto"
senza vita
senza voci
e senza
luce

Semira Adamu, Nigeria 20 anni

Nanni Omodeo Zorini.
(FPMI.La memoria del presente. Milano Piazza Duomo tutti i giovedì alle 19. Flash mob)

!"
"SÌ, PROMETTO..."
avevo promesso allora
tante promesse a te
mio amore lontano
ma solo ad una tengo fede
ti dico che il viaggio è terminato
ma la meta non è quella
ho perduto il telefonino
ho perduto la dignità
ho perduto la serenità 

e alla fine
ho perduto tutto
anche il corpo
e l'anima
e il fiato
amore mio
europa non c'era ad aspettarmi
non c'erano umani
PERDONAMI
non ho più le parole
m'han tolto l'aria
solo una promessa mantengo
di dirti che sono arrivata
in un "non posto"
senza vita
senza voci
e senza
luce
Nanni Omodeo Zorini.






(FPMI.La memoria del presente. Milano
Piazza Duomo tutti i giovedì alle

19. Flash mob)


Sono Semira Adamu, avevo 20 anni…
Ero partita ancora ragazza dalla Nigeria con tanti sogni.
Come tante ragazze partivamo con la promessa di un lavoro umile ma dignitoso
Ma è stato difficile, terribile.
 Se  ti ribellavi, col Wudu avrebbero fatto morire tuoi cari. Quando arrivavamo in un posto eravamo già merce.
L'inferno non finiva mai.
Venivamo vendute alle madame. Che avevano un metodo sicuro per contare se quel giorno avevamo lavorato abbastanza.
Da tanti posti ero scappata. Ma sempre le madame  mi facevano inseguire. Poi erano botte. E lividi viola sulla pelle nera.
 Finalmente credevo di essere al sicuro. Ma ero senza documenti.
I poliziotti sono uguali in tutto il mondo.
E perché gridavo e non volevo farmi arrestare e deportare, quelli belgi cercarono di farmi star zitta.
Ma il loro cuscino mi toglieva l'aria.
E alla fine mi ha tolto la vita.
Ho lasciato il mio amore nella mia terra.


È morta per emorragia cerebrale dopo aver cercato di resistere alla deportazione forzata dal Belgio, soffocata dal cuscino della polizia

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