da quando ho imparato ad amarti
amore
ho conosciuto il freddo
elle stagioni vuote
la morte dell'attesa
l'ansia dei silenzi
le fragole surgelate dell'astinenza
amore
ho conosciuto il freddo
elle stagioni vuote
la morte dell'attesa
l'ansia dei silenzi
le fragole surgelate dell'astinenza
da quando ho iniziato ad amarti
amore
le sere diventavano plumbee all'improvviso
malinconia languiva negli angoli
la pioggia raccontava storie malate
amore
le sere diventavano plumbee all'improvviso
malinconia languiva negli angoli
la pioggia raccontava storie malate
da quando ho imparato ad amarti
amore
agli angoli della bocca l'amaro dei pompelmi
e la secchezza dell'assenza
nella veranda il limone dorme il suo sonno
vegetale
qualcuno forse di là sorride davanti alla tv accesa
vegetale
qualcuno forse di là sorride davanti alla tv accesa
io fumo la pipa aspettando il giorno
per iniziare a vivere
per iniziare a vivere
ho ascoltato fiumi di parole
ho pianto negli angoli delle strade
ma in silenzio sai
ma in silenzio sai
malinconie represse
ho guardato le vetrine
ho guardato le vetrine
senza interesse
abbiamo sterilizzato la speranza
lobotomizzato i sogni
tracheotomizzato le parole
spento i violini
lobotomizzato i sogni
tracheotomizzato le parole
spento i violini
la sera invade ogni centimentro
la tristezza racconta la sua infanzia
i canarini piangono accecati
i topi rodono le corde del tempo
la tristezza racconta la sua infanzia
i canarini piangono accecati
i topi rodono le corde del tempo
viviamo vite provvisorie
collocati in emisferi lontani
stelle cieche sorridono moribonde
aspettando di diventare nane rosse
collocati in emisferi lontani
stelle cieche sorridono moribonde
aspettando di diventare nane rosse
le case hanno luci temporanee
visitate da parole dilaganti
chi parla aspetta il silenzio
sperandolo possibile
visitate da parole dilaganti
chi parla aspetta il silenzio
sperandolo possibile
tintinnano le chiavi nelle tasche
suonano i telefoni dell'attesa
le mani carezzano le assenze
cantano i sogni prospettati
suonano i telefoni dell'attesa
le mani carezzano le assenze
cantano i sogni prospettati
in questa città devastata come tutto il globo
attendiamo sempre che il tempo se vuole
sia maturo
gli orizzonti sono lontani e
radiosi
ma da quando ho iniziato ad amarti
sia maturo
gli orizzonti sono lontani e
radiosi
ma da quando ho iniziato ad amarti
ho imparato la sofferenza della sera
la struggente speranza dei mattini
la paura del buio che la notte regala
come un fiore d'ombra
la struggente speranza dei mattini
la paura del buio che la notte regala
come un fiore d'ombra
certo amore da quel momento
ho incominciato
a piangere piano
con tutti i nervi tesi
ho incominciato
a piangere piano
con tutti i nervi tesi
con la calma spaventosa dell'attesa,
con i sussulti nel cuore ai rumori
con dimensioni dalatate e deserte
con i sussulti nel cuore ai rumori
con dimensioni dalatate e deserte
questa malattia amore l'ho imparata dolcemente
piangendo e ridendo insieme
anche quando è sabato sera
piangendo e ridendo insieme
anche quando è sabato sera
e mentre respiro l'afa come da un phon acceso
carezzo immagini intense della tua bellezza muliebre di ragazza e con te
carezzo immagini intense della tua bellezza muliebre di ragazza e con te
piango un pianto lungo lento e sommesso
amore
che dilaga sulle case di questa città
anonima con le sue serate e luci che
aspettano qualcuno
anonima con le sue serate e luci che
aspettano qualcuno
sui germogli del limone della veranda
sulle risaie che ci assediano
ossessive
sulle gite solitarie domenicali con lo scooter
sulle risaie che ci assediano
ossessive
sulle gite solitarie domenicali con lo scooter
e le lacrime diventano cristalli
che regaliamo al prossimo natale
la pipa gorgoglia
mentre guardo
dalla veranda
il buio definitivo
di questa notte amara
che regaliamo al prossimo natale
la pipa gorgoglia
mentre guardo
dalla veranda
il buio definitivo
di questa notte amara
(un giorno di 1000 anni fa… oppure fra 1000 anni ... alla fine del tempo)
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