(PSEUDO INCONTRO SINDACALE E FACCENDA RUBLI)
Amare considerazioni quelle che presenta qui USB… Ma che è necessario prendere in considerazione per alcuni aspetti essenziali!
Il titolare del ministero degli interni, usando la giacchetta di vice premier, si è permesso di convocare i rappresentanti del mondo del lavoro. Non l'ha fatto come vicepremier, ma in buona sostanza come "factotum" per il ruolo che si sta inventando gradualmente da se stesso. Ambigua la sede. Il Viminale èsede della presidenza del consiglio ed è anche sede del ministero degli interni. L'incontro è consistito in una presentazione del cosiddetto programma in materia della lega.
Inopportuno, improprio, e sostanzialmente sconveniente da parte dei rappresentanti del mondo del lavoro, cascare nel trabocchetto.
Evidenti a ragion veduta gli scopi di questa trappola.
1. Distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dalla squallida vicenda dei rubli.
2. Fare finta che l'incontro avesse carattere ufficiale (e non di parte politica) e che l'interlocutore invitante ne avesse una investitura a farlo.
Per la prima volta da questo anno chi invece ufficialmente dovrebbe essere il premier politico del governo, tale ministro Conte, ha riscoperto il proprio ruolo. Criticando pesantemente e sconfessando l'iniziativa.
Un rappresentante della parte politica alleata di governo, i cinque stelle, nella persona di Alessandro di Battista, ha usato parole pesanti: "bugiardo" nei confronti dell'autore dell'iniziativa.
Ieri sera, a la7 un imbarazzato Landini segretario della Cgil, si è arrampicato sui vetri per cercare di giustificare la gaffe che lui e gli altri convenuti avevano commesso. Le sue argomentazioni: da tempo chiedevamo un incontro al governo; al tavolo abbiamo presentato la nostra piattaforma; noi abbiamo parlato chiaro…
Insufficienti però.
Se si sta al "gioco delle parti", che bluffando il "VICE SE STESSO" mette in piedi, bisogna saper giocare bene. Precisando ruoli. Usando linguaggi adeguati. Sconfessando la stessa iniziativa se è, come è, fasulla.
Non basta borbottare risentiti.
La sede, il ruolo di primattore, i presenti (un sottosegretario inquisito!) danno la misura e i connotati di questo incontro.
Chi manipola il consenso scaltramente, ha così buon gioco di truccare il mazzo, e vendere per buona la "patacca". Nei confronti dell'opinione pubblica distratta, e sempre più ben disposta a bersi gli sciroppi contraffatti che gli vengono venduti.
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