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sabato 25 settembre 2021

“È VERO QUELLO CHE VIENE DETTO NON QUELLO CHE ESISTE…”

 “È VERO QUELLO CHE VIENE DETTO NON QUELLO CHE ESISTE…”

(Qui lo dico e qui lo nego)
Apprezzo e seguo “prima pagina” Raitre radio ...
Una emittente coraggiosa, colta e seria. Purtroppo con poco ascolto. Quantomeno ci spiattella le notizie senza reticenze ipocrite.
“Ripetere una bugia 100.000 1.000.000 di volte la fa diventare una verità” (frase attribuita a Joseph Goebbless; ma comunque da lui messa in pratica come breviario).
Pongo una domanda ingenua.
In una vicenda o procedura giudiziaria la verità dei fatti è quella concreta reale, oppure è quella definita dalla sentenza?
Dopo più di 10 anni in un procedimento civile giudiziario, io ad esempio, ho ottenuto un parziale (a spanne, il 50%) riconoscimento del debito che qualcuno aveva verso di me.
“Meglio che niente, accontentiamoci…” mi aveva detto con senso molto realistico il mio legale…
E gli altri soldazzi che non ho avuto indietro? Boh?
Diciamo allora, con estrema ironia e sarcasmo che la verità e la realtà non necessariamente sempre riescono a coincidere con le affermazioni, sentenze, proclami.
Solo chi ha fede religiosa crede in assoluto a una verità anche senza averne le prove tangibili.
(E io mi contento della sentenza che mi ha restituito almeno una parte del dovuto!)
Non mi contento, invece, e mi ci incazzo molto di brutto, quando sventolano come vessilli affermazioni farlocche, fasulle, prive di consistenza reale! Per quanto proceduralmente corrette. Negazionismi! Al pari della teoria tolemaica, o delle false stupidotte baggianate dei terrapiattisti o dei novax…
“Nominalismo ontologico”: un fatto, una affermazione, un episodio nel momento stesso in cui vengono dichiarati e detti, diventano reali e autentici; indipendentemente dalla corrispondenza e congruenza con la realtà effettuale.
Al di là delle procedure seguite dalla corte d’assise d’appello di Palermo, e dalla loro corrispondenza e adeguatezza con la norma scritta, la sentenza dice che:
lo Stato, i suoi organi, rappresentanti e suoi poteri, trattarono con la mafia, ma a fin di bene; senza dolo… Quindi la stessa trattativa, confermata e asseverata, ci fu… Ma solo ed esclusivamente per incastrare i boss mafiosi. Senza complicità o connivenza…!
«QUI LO DICO E QUI LO NEGO…»
(Con esultanza, tripudio, entusiasmo delle forze politiche e delle testate : verrebbe da dire: “testate del C….”)
Nanni Omodeo Zorini
Rosalba Bonini
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