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mercoledì 29 settembre 2021

IL NUOVO BANANO

 IL NUOVO BANANO

Stai lì pronto, anche tu, nuovo compagno verde.
La tua memoria vegetale cerca negli anfratti dei decenni lontani. E ritrova immagini svettanti verso l’alto, di fusti dagli ampi e sventolanti ventagli di foglie. Nel giardino protetto da mura altissime. Nel microclima favorevole. Stoloni e rizomi possenti e avidi giravano intorno al perimetro a regalare e buttare nuovi germogli di vita. Pacifici e buoni serpenti boa vegetali.
Nella casa avita della mia infanzia.
In un tempo remoto ma sempre presente.
Stai lì pronto per essere posto a dimora.
Nel giardino pensile arrampicato verso l’azzurro e le nebbie del cielo.
Altra terra umida e nera ti porto.
(Non c’era ancora, allora, a vagare nei boschi ombrosi, la bassa e tozza faina. Famelica a frugare nell’aria con gli occhi e col fiuto nuove recenti tracce e presenze di grufolanti suini cinghiali.
È ora scomparsa e cancellata anche qui, in questo presente tornato pulito e limpido e sobrio.)
Benvenuto, allora, benvenuto di nuovo, nel piccolo eden.
Amico banano.
Chissà che magari, tra altri vent’anni, butterai al cielo coi tuoi neonati fratelli, altre sagome verdi.
L’occhio nuovo ti guarda ora, piccino mio, e sogna di fantasia il tuo futuro.
E sogna il proprio, di speranza e di attesa.
Gratuita.
Ma sempre molto ebbra di entusiasmo mai stanco.
Mai sazio.
Nanni Omodeo Zorini
Margherita Gionni
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