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sabato 25 settembre 2021

VIOLENZA VERSO LE DONNE E SULLE DONNE

 VIOLENZA VERSO LE DONNE E SULLE DONNE

(E già che mi ero preso la parola, ne butto fuori un altro dei grossi nodi.)
È sufficiente porre norme severe o inasprire quelle esistenti, per vanificare, ridurre, attenuare, questo massacro e questo scempio?
Prendendo a prestito un’espressione di alcuni decenni fa, occorrerebbe una autentica “RIVOLUZIONE CULTURALE”. Ribaltamento del tavolo, della questione, e dei suoi termini.
Tralascio gli altri invalsi e numerosissimi luoghi comuni assolutamente beceri…
“… È stato un impulso… L’ha fatto perché le voleva troppo bene… Anche lei però se l’è andata a cercare… Girare vestita in quel modo e così truccata…”
L’azione formativa di una autentica COMUNITÀ EDUCANTE, può utilizzare e lo dovrebbe fare molti strumenti e canali.
Senza ributtare di nuovo tutto quanto dentro nella scuola, primaria, media o superiore, tutti i momenti, le occasioni e le azioni a livello sociale possono e devono avere azione formativa.
L’opinione pubblica, chi si occupa della informazione su carta, nel web, nei media, potrebbero e dovrebbero cominciare a imparare a fare il proprio dovere.
Le orribili manifestazioni di violenza, contro le donne, i disabili, i deboli, i migranti, si rifanno, senza rendersene conto, a un senso comune malato, perverso ma profondamente radicato.
In un convegno locale, che ho già citato altre volte, mi permisi di dire ai rappresentanti della stampa cittadina e dell’hinterland, di cominciare magari a fare un’azione di questo tipo…
Con supponenza, albagia, strafottenza seccata e disappunto, mi fu risposto:
“ma, caro signore, noi dobbiamo corrispondere a quanto ci viene commissionato da chi finanzia le nostre testate giornalistiche. Mica ci possiamo mettere a fare noi le maestrine dalla penna rossa… Mica siamo insegnanti, noi…!”
Nanni Omodeo Zorini
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