COMMIATO
da bordo riva del canale
sguardo sommesso
mesto occhio mai rassegnato
nessun fazzoletto o foulard sventola
confusi opachi ricordi fuori fuoco
diafane immagini
volti e gesti estranei ormai
dagherrotipi dismessi nell’oblio del Lete
passati rancore e odio alla Palude Stigia
il legno fradicio per inerzia traghetta
ignaro del suo navigare stesso
vinto l’inghippo di desistere dal prolungare il viaggio
da vana riflessione di sogni ferali da incubo
e tutto si attenua e stinge inutile e vacuo
e muto il nulla dilaga sovrano
e assieme assente
oh Amleto
Nanni Omodeo Zorini
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