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domenica 26 dicembre 2021

PERDINCIBACCO

 PERDINCIBACCO!!!

Assolutamente no… Lui non ci credeva alle magie, miracolistiche a sfondo mistico religioso. In coerenza con il suo ruolo e immagine di “hom salbadg”. Al massimo, ma al massimo per davvero, qualche riferimento misteriosofico agli oggetti siderali, celesti, tipo sole, luna e paccottiglia del genere…
Eppure, in certe situazioni le cose erano andate davvero di “M…….”!
Truscia di qua e truscia di là, quella splendida équipe del quarto piano, padiglione B del maggiore di Novara, aveva di nuovo frugato in una sua certa zona corporea, che ora preferiva non nominare per pudore… Era rimasto una decina di giorni in stand by. Domandandosi sempre: ma come andrà a finire? Nel dubbio aveva addirittura contattato un amico medico urologo del reparto. Figurarsi: addirittura alla vigilia del Natale! Che gli aveva detto, faccia così e faccia cosà…
Sì, stai fresco, ci aveva creduto solo fino a un certo punto.
Però… Alla fin fine… La sua situazione era tornata normale. Si fa per dire… Attendeva ancora l’esito definitivo di quanto avessero trovato frugando là sotto…
Comunque, no e poi no! Non credeva ai miracoli, alle magie, e cose del genere tipo fiaba.
Forse, l’unica magia vera era stata quella di trascorrere diverse ore con persone amatissime e care. Il giorno del natale... Nella stessa casa affacciata sull’azzurro intenso del Cusio. E, a onor del vero, di avere finalmente del tutto sradicato dal proprio vissuto più recente, esperienze squallide, per quanto affettivamente coinvolgenti un tempo… E addirittiura per 7 anni abbondanti!
Era come se avesse sentito le fatidiche parole pronunciate dal rabbi: “Lazzare veni foras”.
Gli era stato sempre simpatico quel rabbi palestinese che poi aveva fatto una brutta fine… Ma si trattava di una relazione mentale, umana, emotiva, affettiva e spirituale…
E se proprio ci era stato un sortilegio magico, era stato lui stesso, sì proprio lui, “ l’hom salbadg” a farselo da solo. Uscendo così dalla caverna cupa e malinconica del commiato definitivo dei viventi. Soprattutto tagliando legami, ricordi, immagini venefiche e negative con le quali aveva voluto legarsi a chi assolutamente non se l’era meritato e non se lo meritava per niente.
Perciò:
PERDINCIBACCO!!!
Assolutamente no… Se il miracolo c’era stato, se l’era fatto da solo. E se ne compiaceva.
Lazzaro era uscito fuori dalla caverna. Riavvolgendo in un angolo il bianco lenzuolo e le bende.
E ripeté di nuovo ancora:
finché c’è vita c’è speranza…
e anche…
finché c’è speranza c’è vita…
Per il momento, perlomeno a tempo determinato, c’era vita, c’era pulizia e libertà interiore…
E la speranza con la sua fiammellina illuminava il mattino di sole del 26 dicembre 2021.
Si augurò pertanto, augurandolo anche a tutti gli altri suoi infiniti e numerosissimi contatti: Buona vita di speranza è un bacione galattico!
(Evvia, perbacco! Quante storie, d’altronde, per una modestissima autoressurezione! Che poi, probabilmente, si era trattato soltanto di quella che viene definita “obsolescenza programmata…”
Evvia…”)
Nanni Omodeo Zorini
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