FRA POCO ARRIVO
e c’erano pure stati attimi in cui
scorgere in alto là sopra
squarci immensi dilatati di azzurro intenso
pur facendo finta ancora che perdurasse l’inverno
ed era un gioco vecchio come il mondo e come la vita
di apparire e sparire così all’improvviso
che si faceva le burle dei tuoi occhi golosi
come dell’eterno bambino dell’oggi e di sempre
nevi candide aggrappate ai candelotti di ghiaccio
a ridere compiaciute e sciocche
che mancava ancora molto alla nuova stagione
e il risveglio tornava a riaddormentarsi
anticipi di gratuita speranza
certezze rapprese restavano in sur place
fra poco arrivo aspetta parevano dire
e non era un inganno ma un residuo di sogno sognato
facevano
capolino
malferme
stentate
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