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lunedì 25 gennaio 2021

RICORDI PERICOLOSI..

 RICORDI PERICOLOSI..

… Serie… Episodi… Li avevo sempre guardati con diffidenza e sospetto…
Consigliato molto bene, utilizzo canali per vedere filmati favolosi. Mi si è bloccata Rai play. E la mia consulente personale mi ha suggerito un’altra emittente (alla quale non voglio fare pubblicità perché ne ha già abbastanza).
Conoscendo i miei gusti mi ha consigliato: Black Mirror… E ho cominciato con “ricordi pericolosi”.
Una specie di fantascienza fantapolitica… Rimando ai link con il commento di la Repubblica.
E ci metto le mani dentro.
Ricordi. Non solamente come materiale mentale: ma addirittura da potere rivedere in dettaglio… mediante un "grain" impiantato nella testa che registra tutto ciò che si fa e si vede.
Gli effetti narrativi sono sconvolgenti. E insieme molto avvincenti. Dubbi. Sospetti di un giovane nei confronti della sua compagna moglie. Rivisita i propri ricordi visivi. Obbliga la moglie a fargli visionare i propri. Prima che lei li possa cancellare con un piccolo marchingegno portatile tipo telecomando. E poi va dal rivale: e fa altrettanto…
Di qui, apparentemente una storia come un’altra.
La trasposizione per analogia tra la memoria e l’informatica: i ricordi veri per tutti noi, risultano probabili, ma abbastanza vaghi e sfumati. Qui, sono fin troppo evidenti…!
Alla fine, il protagonista decide di togliersi l’impianto cerebrale perché troppo disturbante…!
Metafora? Il racconto sempre, trasponendo situazioni, personaggi e contesti, riesce a dire in modo allusivo ma molto significativo.
Per fortuna, verrebbe da concludere, che il “grain” impiantato non esiste e per il momento non è possibile. Altrimenti…
A tutti o almeno qualcuno di noi viene in mente qualche situazione più o meno analoga o simile.
«… Quella volta… quel giorno… in quella vacanza...in quel teatro... in quel locale...in quel posto là… quelle parole… quei segnali e quelle tracce lasciate… suggerivano qualcosa… difficile provare a ricostruire con estrema esattezza… promemoria, appunti segnati e scritti da qualche parte, potrebbero fare venire in mente qualcosa di decisamente diverso da quello che veniva raccontato in modo oggettivo e visibile…
fino a quando i protagonisti “ob torto collo” ammettono, più o meno velatamente... fanno” mea culpa”, si mostrano mortificati, dicono all’altro che capiscono il suo rancore nei propri confronti, o viceversa….»
Si trattava di situazioni anche diverse da quelle del racconto di Black Mirror. Rielaborazione , rivisitazione, di ricordi visivi, verbali, cronologici…
Senza il “grain”… Ma comunque avviene la ricostruzione: se rimane qualche imprecisione, nel caso migliore sono il dialogo e il confronto a correggere il filmato della memoria.
È noto che i ricordi partono da tracce autentiche depositate nella nostra massa neuronale, ma quando li riassumiamo, possono assumere connotati leggermente diversi… Basta allora parlarne. Confrontare dati oggettivi, tracce, parole scritte da qualche parte…
Non serve allora il"grain" impiantato, che …
E con buona, alta, talvolta altissima approssimazione, riusciamo a resuscitare il nostro passato. Da soli o insieme.
[N.B.-ho fatto riferimento a questo episodio perché l’ho appena visto ieri sera. Ma ogni episodio cambia assolutamente situazione, contesto, argomento e soprattutto ciascuno è una cosa a sé stante… Sono piccoli racconti monotematici: della durata circa di un’ora…]
Nanni Omodeo Zorini Qfwfq
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