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martedì 1 marzo 2016

CLONIAMOROSI

CLONI AMOROSI
Potevi essere confusa
mescolata così come era
ad aspettare con altri
alla fermata del bus
alla Barriera Albertina
E, ne sono certo, non eri quella tu dell’oggi
e neppure quella che conobbi un tempo lontano
con occhi fosforeggianti
della tua adolescenza radiosa
immagine clonata tra l'oggi e quel ieri
sgorgava con un tuffo al cuore
in un tempo intermedio
sconosciuto e assente per me
avresti forse potuto fuggire
perdendo irrimediabilmente quel bus
attraversando con occhi spalancati la strada
per incontrarmi definitivamente
rinunciando al tuo tutto
abbandonando per sempre il tuo tempo intermedio
o anche, non riconoscendo in me il mio volto quotidiano
né quello remoto di allora, restare
in quella tua dimensione irreale
o anche vedendomi come in quel tuo tempo
potevo essere visto
ed è stato un brevissimo istante
di infiniti nanosecondi
dilatatosi da solo all'infinito
e subito rientrato nella bolla atemporale
di uno spazio tempo convesso
in cui viaggiavamo in altre galassie
ciascuno
in percorsi paralleli senza incontri
previsti dalla geometria euclidea
ma sono certo credimi
che ti ho incontrata davvero
e ancora ne ho il cuore in subbuglio
gli occhi lucidi
e permane il tonfo grazioso
di quel tuffo al cuore
presto ti incontrerò davvero
e sarai quella che conosco
che conobbi prima che fuggissi disorientata
e che non riuscii mai più a sfiorare
per davvero nel tuo tempo intermedio
che galleggiava ignaro
accanto al mio ignaro e sognante

altra gente intanto farà capannello
distratta a quella fermata
che neppure immagina
di aver ospitato
estasiati
cloni amorosi
01.09.2015 

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