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martedì 1 marzo 2016

ECLISSI

ECLISSI
Nel vestito d'organza 
e sbuffi di tulle mostrava 
e offriva seni bianchi 
di latte di mandorla al suo amante rovente 
e glutei argentati alle formiche umane
Terrorizzate e spaventate 
facevano vaticini e profeze
Era uno degli orgasmi e dei contatti erotici
che si ripetevano ravvicinati sì 
ma molto distanti per le formiche
misurati sulla distanza del tempo galattico
"Che vedi nei fondi neri di caffè?"
"nettare schiumoso d'ambrosia
sempiterna ai giorni infiniti
rapsodie uggiolanti felici"
rapido volava il contatto
La pallida regina 
scivolava giá
verso congiungimenti
remoti e lacrime di raggi
nella lenta scia volavano
a fecondare lo sterile biancore
Rha dalle mille mani
tratteneva quel pulsare divino
gustato
"Quanto dura dunque questo persempre"
Eternitá relative tentavano colloqui cosmici
ciascuna nel proprio infinito 
provvisorio

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