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martedì 1 marzo 2016

PRESSAPOCO

PRESSAPOCO
pressapoco
pensavo
la conosco
mi pare
credo

a volte quando la guardo
ed entro nel suo sangue
è un ritorno a casa
a un'Itaca agognata sognata da sempre

riconosco le forre gli anfratti
le piccole cale spumose
la brezza odorosa di mirto e licheni
l'ombra tiepida delle fonti che mi regala

a volte
certo
a volte

talvolta sosto perplesso
in stand by sui bordi morbidi
del suo esistere
e stupisco straniato
chi è mai costei che tanto mi ubriaca
che mescola ai miei i suoi umori bagnati
che è stata già
esistendo anche prima
forse

poi
vedo per la prima volta
folgorato
il suo sguardo di acqua marina
sorridere estatico
il profilo
che cerco sempre
di imparare a memoria
fin troppo nuovo ogni volta
come l'acqua delle fontane
e il fresco pungente
mi risveglia
dal sonno stupito
e credo
alla fine
che anche se non lo conoscerò mai
ha impresso un suggello indelebile
con il segnaposto di cristallo d'argento
ed è pressapoco
come conoscerla da mille anni
perché in fondo
sappiamo benissimo entrambi
che dall'inizio dei tempi
ci stavamo guardando ammirati
non so pressapoco se la conosco
ma il suo esistere mi appaga
e mi delizia


questo è certo

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