Donne talmente belle, da starci quasi male
brulicano sotto le volte illuminate
delle occasioni sperate.
Carrelli ricolmi, brusio
di voci acquistanti, di movimenti indaffarati.
Silenzio nell’anima tra scaffali ridondanti
e festa del consumo. Trasuda.
Volti decisi e note appuntate
sguardi attenti si rincorrono,
d’intesa. Profili slanciati, protèsi
fiondano l’aria satura, ti sfiorano,
sorpassano; di donne, talmente belle
da starci quasi male. E fuggono, rapide
in altre corsie preferenziali. Rimane
soltanto l’alone di bellezze fuggevoli,
inafferrabili, estreme, preziose,
come promesse mancate di sogni
Come vacillanti effluvi
di raggi di sole, come orgasmi
immeritati, come aspettative
deluse. Come questo vivere,così.
Aspettando ogni volta l’estate
20 settembre 2009
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