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mercoledì 9 maggio 2012

Fioccavano falde molli

Fioccavano falde molli e bagnate
variamente alternate a pioggia nevosa
in quel fine novembre
                                   di qualche
triliardo di anni fa
                        o giù di li
inutili farfalle bagnate di pioggia

Forse perché avremmo voluto
come più volte dicevamo cullando la speranza
doppiare la boa segnata dall'ultimo compleanno
nel calendario del Maestro e lui
aveva deciso di spegnere lo schermo
per riaccendere la luce diafana
dei neon sulla sala attonita
terminando ogni racconto

Parpaiole lagrimose
di neve gelata come quell'altra
farfalla vieppiù sognata
nel profumo di miele e di saponetta
sul bordo disperato dell'attesa
sul saliscendi delle emozioni nuove
falde definitive ed acquose
che si scioglievano
sul nero manto dell'autostrada

Assorto il dormiveglia del presogno
cantilenava in falsetto con un do alto
di testa
            miserere degli ultimi bocconi golosi
Ahi dolce sapore di mandorla e di aragosta
Ahi intenso sorriso del futuro
Ahi amarena intensa della tua bocca proibita
Ahi malinconia della mia sera gelata
Ahi profumo di morte e di lavanda

Naftalina e canfora tingevano di viola
il nero sporco che stava scaracchiando
flaccidi sputi freddi dalla sua bocca immensa
piena di vecchiaia e di morte
di rabbia feroce e desolazione
di disappunto incazzato e assoluto

Fioccavano parpaiole lagrimose 
di nevischio  gelato  e fradicio
inutili sogni di inutili farfalle
nel fine novembre
                           di ieri
che provava a celebrare così
la tristezza disperata dell'origine
e insieme della fine del mondo.

01 dicembre 2010
(con il  pensiero presente della partenza di Mario Monicelli)
(©)Nanni Omodeo Zorini

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