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mercoledì 9 maggio 2012

STRANIAMENTI


STRANIAMENTI

Connotazioni datate su oggetti quotidiani
come marchi di fabbrica desueti,fossilizzati
e dismessi;come lettere d'ottone aggettanti
da lastre di marmi smunte,da ricordi incerti e tremanti,
numeri telefonici senza prefissi,
tracce mnestiche di odori scomparsi
(dalle drogherie inghiottite nel gorgo del fluire inesorabile...)

Parole antiche come il grido dell'ombrellaio,
nella strada odorosa d'estate,
la nenia del mulìta o del venditore del ghiaccio



Nella foto dilavata da piogge autunnali
Novara d'aprile galleggia estranea a se stessa
guardata da altri occhi,connotata dall'assenza
e si lascia traversare indifferente come da un ricordo futuro



Il tempo si lascia finalmente guardare da fuori
nei giorni lenti della partenza,prefigurando
i sogni smorti dei ricordi,da quella dimensione nuova
congelata per sempre,nella fissità irrevocabile
dei giorni perduti 

11.05.08

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