scegli argomenti:

giovedì 20 agosto 2020

CERTEZZE AZZURRE e voli di aironi

 CERTEZZE AZZURRE e voli di aironi

e allora proprio lì in quel tempo
era parso un evento unico eccezionale
quella prima vicenda post adolescenziale
travestita da unico grande esclusivo amore totale
e aveva segnato e inciso col suo bisturi a stilettate
una giovane immatura acerba esistenza

il primo dicevano è quello che non si scorda mai
ma era solo la prima ferita dolorosa inutile
perché forse gli amori sono altra cosa

altre vicende di percorso con la vestina posticcia
dell'innamoramento totale esclusivo unico
nel percorso lungo sulla strada emotiva
fino a quando l'alfabeto coi suoi algoritmi
si era lasciato apprendere e tradurre

canzoni mormorate e luoghi comuni stereotipi
cadute foglie gialle autunnali svelavano la sostanza

stilemi verbali di versi non più a omologare
turbamenti dei sensi e dell'anima
parole consunte come sabbia
col sapore di sale insipido e amorfo

e lo sguardo divenuto più scevro
e il guardare disincantato e certo
e il cestino di quella raccolta di incontri amorosi
si vuotava tra i flutti come micro plastiche

e allora totale unico esclusivo assoluto e sublime
appariva alla fine quell'unico incontro vero
in abiti quotidiani e sussurri e fremiti
limpido e pulito in controluce

sui cammini della sera inverava il vero
solo tu proprio tu solo io
non era un refrain ma recitava
dal podio col microfono in mano
consumate sette scarpe di ferro
percorse sette volte settanta leghe
itaca era per davvero la meta
penelope al suo telaio a tessere la tela infinita

i pennoni di navi tornite di legni fenici di cedro
puntavano sicuri senza ombra di dubbio
ammaliatrici sirene si addormentavano addosso
brezza fresca ripuliva nebbie e mostrava
finalmente il percorso unico

solo tu solo io solo noi tutto questo soltanto

solo ora però l'aquilone colorito di quel tempo giovane
si scioglieva inane vuoto e illusorio
tra le onde del rimosso scordato
nella carta velina si disfaceva a sparire

il nuovo cristallino pulito mostra alla fine
paesaggi remoti svaniti illusori e consunti

quello che accade si staglia terso
e l'incontro è ritorno è scoperta è sorpresa
dolce e chiara è la notte e senza vento
mentre tu uscita dai flutti mi tendi le mani
e sussulta trepido e caldo l'incontro
tu sei quella proprio quella
dopo avere frugato pellegrino e ramingo

l'incontro ravvicinato del settimo tipo e anche oltre

Nessun commento: