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sabato 15 agosto 2020

UOVA D'OCA




 31 agosto 2015

UOVA D'OCA
Uova d'oca soppesate nel palmo
trovandole immense a modo loro pure
in quella loro insignificanza modesta banale

intanto la stagione del risveglio
s'era di nuovo appisolata rannicchiata
su se stessa in torpori infiniti
di rimozione e timori lontani radicati
inscindibili ancora dal tessuto vitale
del resto di anima e corpo

Per restare a covare quel sogno segreto delizioso
nutrito e cullato nei sensi che faceva ancora paura
a tardare il risveglio doloroso traumatico e vivo
Con speranze concrete differite sine die
Nel tepore sornione al nido consueto
Della gabbia di vernice dorata
E profumo di minestra di casa

Dove là in direzione del mare
I soli ancora indugiavano incerti vacillanti
A procrastinare batticuori urlati nel vento
E le promesse muovevano passi lenti e tardi
In quell'ora a giocare sommesso la mosca cieca
gli occhi bendati con sciarpa di seta scarlatta
“Ora vengo” diceva l'attesa girando inquieta lo sguardo
A lasciare il campo alla paura radicata
Che ancora sapeva mordere dentro devastando
rimasta a covare là sotto con braci
Bloccando il respiro e turbando la calma controllata
Recitata ma solo ad effetto che era un abito
A celare tempeste di dentro nel chiuso dell'anima
Di bambina sperduta e sola nel bosco
Smarrita nel sogno troppo bello e cullato che sapeva
E il timore che il lupo buono tardasse
Ancora così tanto terrore rimosso

"un istante ancora ho paura"

Uova d'oca massicce e robuste
Visitate in un tempo remoto
In un mondo corposo e concreto
“Un momento aspetta ti prego”
Che stentava a ghermire afferrandolo
il tempo presente dove ancora i risvegli al reale
Invocavano a mo' di attenuanti
simulacri seducenti inconcreti
Da shamani improbabili alquanto posticci
Mascherati in costumi verbali fascinosi e fasulli
In cartapesta travestita e illusionismi in offerta
Per anime semplici orfane di vera allegria
Paradisi e attese frustrate balbettate
occhi che indugiavano ad ammirare il dito
Al timore di guardare davvero la luna e il sole
Che pazienti attendono sempre fermi a donare regali reali

Nanni Omodeo Zorini Qfwfq
(Foto RIA BOUFI)

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