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lunedì 31 agosto 2020

SCIENZA E RICERCA: camminare a tentoni e nel buio


 SCIENZA E RICERCA: camminare a tentoni e nel buio

Stiamo assistendo in queste pagine di FB, allo stillicidio di informazioni e dati su una pregressa, incresciosa e terribile sciagura sanitaria. L'impiego di un antibiotico ritenuto e considerato molto efficace, più degli altri, ma che ha determinato conseguenze terribili in alcuni di coloro che l'hanno ricevuto. La scienza, attraverso la ricerca, può e deve cercare sempre nuovi farmaci. Ma i farmaci vengono prodotti da industrie farmaceutiche. Le quali, scoperte le conseguenze orribili di quell’ impiego, hanno continuato e continuano a negare qualsiasi connessione tra l'antibiotico e le probabilmente irreversibili conseguenze invalidanti. La scienza, la ricerca e chi se ne occupa devono cercare di prevedere danni mostruosi irreversibili. Purtroppo, in questo caso, ha prevalso la logica aziendale e di mercato. Rari, molto coraggiosi sanitari medici e specialisti, confermano la connessione di "causa ed effetto". Non conoscono loro stessi l'eziologia della insorgenza degli effetti devastanti e invalidanti. Migliaia di persone nel nostro paese e in tutto il pianeta, navigano nel buio sopportando con dolore e disperazione la sciagura.
Si diano quindi una mossa, la ricerca, la scienza applicata, per provare a indagare, scoprire i meccanismi intercorsi. E provare, purtroppo in ritardo e a posteriori, a porre almeno parzialmente rimedio a questa sventura!
(non sono una vittima: mi limito a seguire la vicenda; già troppa gente spara a zero contro vaccini e cure, come i terrapiattisti… "UFELE' UFELE' FA 'L TO MISTE'" suggerisce un vecchio proverbio lombardo piemontese. La ricerca e la scienza diffidino degli "APPRENDISTI STREGONI". e facciano il loro mestiere!)

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