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sabato 15 agosto 2020

RIDE LA GIADA DEL TUO SGUARDO


RIDE LA GIADA DEL TUO SGUARDO

Imboccavamo sentieri
di fango gelato
timorosi alle svolte
fragili
le parole
appena poco fa'
spavalde
toccandoci le mani
pregne

della gardenia
stregata
del nostro
gioco imprudente
di ragazzi

Dentro
mi canta ancora
la tua
gioia sorpresa

Non voglio indovinarti
nella ignara gabbia che ti crede
trattenuta
ancora

un lago d'azzurro
mi carezza
mentre forte
ti stringo con rabbia
tutta

Buccione, di Gozzano 25.01.1982

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