SMARRIMENTI 2
che è un po' come dire lo sai
di quando infinite volte capitava
e ancora succede di frequente
di frugare un po' dappertutto
per quegli occhiali quella pipa quei fogli
insomma per quelle cose che dovrebbero essere qui
eppure
talvolta anche alcune le ritrovi
proprio qui davanti dove le avevi cercate
e frenetico il cercare ristà
con un sorriso
al più
oppure di quando infinite altre volte arraffavi
con dita della mente
a ricercare un volto un'emozione un odore
un tono di voce un fremito scivolato via
le chiavi di casa all'alba sul 5:40
littorina per l'ossola con i suoi scatti
ad arresti e partenze
nel suo odore stantio di nafta bruciata
che poi stavano nella tua sacca
nel retro delle palpebre assonnate
nella tasca del giaccone
alcuni ricordi sei contento di averli alla fine smarriti
alcuni temperini dell'infanzia puoi anche non trovarli
alcuni sguardi si appannano e offuscano da soli
alcuni attimi del tempo li lasci scivolare via
alcuni amori hanno perso i connotati
alcuni sorrisi si sono sdrusciti e spenti
alcuni altri anche loro
e non è lo sai nebbia senile
è scelta involontaria ma grata
rimangono sovente
involucri vuoti come carcasse di blatte
tracce indistinte da spazzare via
volti e fiati rimossi e insulsi
foglie secche avvizzite dell'autunno dei sensi
e capita così anche ogni giorno ogni istante
è un ricambio per fare posto
pulizia della mente e coraggio
ogni volta ancora di nuovo
delusione senza rimpianti
abbandoni senza rassegnazione
per il nuovo che avanza
per inventare nuove fantasie
nuovi ricordi cesellati a tavolino
saudade per quel che non è stato
buttando all'aria ciò che
ha fatto solo finta di esserci stato
immeritatamente
senza esserne degno
e fai pulizia di vecchi temperini inutili
di oggetti inservibili ormai
di volti e sorrisi che han perso di vita e vigore
senza neppure amarezza delusa
per guardare sempre di più in avanti
verso nuove albe e tramonti
lasciando diapositive
odorose
di cantina
nel ripostiglio
a giacere
spente
e morte
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