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domenica 27 gennaio 2019

Giornata della memoria.
«È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché
CONTINUO A CREDERE NELL'INTIMA BONTÀ DELL'UOMO."
.
IL DIARIO DI ANNA FRANK
(Mondadori 1966, pp. 231–232) (da Wikipedia)
Memoria, ricordo vivo, opposto della rimozione e dimenticanza distratta o colpevole.
Il termine "shoah" sta a significare: "PREMEDITAZIONE". L'ha ricordato con voce tremante stamane a Raitre prima pagina Laura, di Novara. La ringrazio.
E ha ricordato anche che tutti gli avvenimenti specie quelle orribili hanno bisogno di una parola, di una DENOMINAZIONE, per esistere per davvero ed essere visibili.
Suggeriva di provare a dare un nome ad esempio alla Shoah del Mediterraneo.
Aborrisco e rifuggo dal costume pigro e svogliato invalso, di chi si riserva la memoria a scadenze prestabilite. Come da calendario. Come per molti concetti chiave, non basta averli presente quel giorno, perché ce lo impongono ritualmente in media o il Web.
Liberazione, resistenza, persecuzione, sterminio, inquisizione, femminicidio, pedofilia…
La lista dovrebbe continuare all'infinito… Forse basta assumere l'idea chiave: non esiste un giorno determinato esclusivo; dovremmo essere così maturi, onesti, dignitosi per cercare di avere sempre sullo sfondo della coscienza certe idee fondamentali.
Se siamo innamorati, non ce ne dovremmo ricordare solo il giorno della ricorrenza… Se abbiamo avuto un lutto dentro il cuore, esso è sempre presente. Se abbiamo provato orrore, sgomento, disgusto, vomito… per qualche evento terribile, passato o presente, non riponiamolo nel cassetto delle cose sgradevoli da cercare di rimuovere.
La rimozione è un atto vile, ignobile e inopportuno: come buttare la sporcizia sotto il tappeto. Prima o poi viene fuori.
Impariamo, se ne abbiamo il coraggio, per quanto sia imbarazzante, spiacevole e fastidioso, a collocare tutti gli eventi recenti o presenti o futuri, in un contesto realistico. Senza cancellare nulla. Con lucidità e onestà mentale.
Shoah, gulak, sterminio, nazismo e stalinismo… covano comunque sotto la polvere.
I fantasmi mostruosi ipocritamente esorcizzati cambiando discorso e girandosi dall'altra parte, tornano fuori, virulenti, osceni e terribili ogni volta di più.
Nanni Omodeo Zorini
foto Web e Wikipedia

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